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VILLA FIORELLI, GALCETI – COLLINA DI SCHIGNANO

Sentieri Dorsale del Monte Javello ed Accessi

 

Percorso

Villa Fiorelli, Galceti, Prato (90 m; innesto sent. 401) – Monteferrato (420 m) – M.te Mezzano (398 m) – i Colli (319 m) – M.te Piccioli (363 m) – Colle della Casaccia (321 m; incrocio sent. 412B) – M.te Lopi, Fontanaccio (377 m; innesto sent. 412A) – Quercia dei Termini (440 m; innesto sent. 412D) – Collina di Schignano (479 m; innesto sent. 410)

Dettagli
  • Lunghezza: 5,1 km
  • Dislivelli: +600 m; -100 m
  • Tempi di percorrenza: A. h. 03,00 – R. h. 03,00
Descrizione

Il sentiero 12 interessa la linea di crinale del sistema collinare del Monteferrato.

Partendo dal Centro di Scienze Naturali di Galceti, a sud, che è uno dei Centri Visite dell’area protetta del Monteferrato, il sentiero sale lungo una dorsale in direzione del Poggio Monteferrato (420 m). Si nota subito l’unicità dell’area, caratterizzata da una vegetazione molto particolare, le cosiddette “serpentinofite”, piante erbacee (alcune endemiche) adattate a vivere su un substrato estremamente inospitale. Crescono infatti sulle cosiddette serpentiniti (o rocce ofiolitiche), così denominate a causa del loro colore, che ricorda la pelle dei rettili, costituite da sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello che sono state sollevate o sovrapposte alla crosta continentale fino ad affiorare. Tali rocce, note come «marmo verde di Prato» sono state utilizzate sin dai tempi preistorici per la fabbricazione di utensili e, soprattutto, sono state apprezzate ed utilizzate fin dal medioevo, nell’architettura toscana, nei rivestimenti decorativi di importanti edifici di culto (Duomo di Prato, Battistero di Firenze, Basilica di San Miniato al Monte)

Il paesaggio è aspro e brullo, vi sopravvivono a stento alcuni pini marittimi piantati nel secolo scorso nel tentativo di rinverdire i versanti. Il sentiero si inerpica fino a raggiungere la sommità dove si ha libera visuale in tutte le direzioni e dove sorgeva anticamente una chiesetta, per scendere al Colle delle Croci. Segue il Monte Mezzano (397 m) sulle cui pendici, nel versante del torrente Bardena, si trovano le più antiche cave per l’estrazione del «verde di Prato». Dopo il passo denominato “I Colli” il sentiero risale la terza cima del complesso collinare del Monteferrato, il Monte Piccioli (356 m), scendendo quindi al colle La Casaccia. Si percorre infine lo sprone pianeggiante del Monte Lopi (362 m) che congiunge il complesso del Monteferrato al Monte Javello. Giunti a La Collina di Schignano, si incontra il sentiero 410.

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