i ragazzi dell’AG di Prato
che hanno partecipato a questa imperdibile
vacanza in Val di Fassa

Purtroppo stamani quando ognuno di noi ha aperto la finestra della propria camera non ha visto il cortile dell’hotel Ombretta ma il quartiere di Prato in cui vive durante tutto l’anno. Poche ore fa, invece, ci trovavamo immersi nella natura, tra i boschi e le vette delle Dolomiti della Val di Fassa. Gli accompagnatori dell’AG di Prato avevano organizzato una settimana di vero piacere per trascorrere gli ultimi sgoccioli delle vacanze estive in un luogo che ancora le gite sociali per i ragazzi non avevano toccato.

Cosa ci rimane adesso della vacanza…? Molto. Molto più di quanto vi possiate immaginare. Ciò che in questo momento si rivela più evidente sono gli acciacchi. Sì, perchè fin dal primo giorno abbiamo dovuto combattere con mega-vesciche e dolori ai muscoli o alle ginocchia. Quello che invece non si capta subito sono i ricordi.. Sono le cose che non percepisci alla prima, questo no, ma ti rimangono dentro a lungo, non come i dolori, che svaniscono in pochi giorni. Tutti, tutti quanti ricordiamo che per sette giorni abbiamo sorriso; perchè era estate, perchè eravamo in vacanza, perchè eravamo lontani da casa in un posto meraviglioso, ma soprattutto perchè eravamo tutti insieme, felici di poterci divertire, di sentirci liberi, di sentirci davvero ragazzi, amici, PICCOLI GRANDI ALPINISTI.

Piccoli perchè si sa, non siamo più dei bambini, ma nessuno di noi ha ancora raggiunto la maggiore età.
Grandi perchè, lo dobbiamo sottolineare, abbiamo fatto delle belle scampagnate: decisamente non erano sentieri per principianti. Nominiamo per esempio la salita con ferrata al Gran Cir partendo da Passo Gardena o la camminata di venerdì 24, durante la quale abbiamo raggiunto il Passo Vajolon e poi il rifugio Roda de Vael per poi raggiungere le auto parcheggiate alla stazione della Seggiovia Paolina dopo aver oltrepassato il Passo Costalunga.

Ogni pomeriggio, ormai stanchi, anzi distrutti, potevamo riflettere con tranquillità sulla giornata che avevamo appena trascorso. Le condizioni meteorologiche STRANAMENTE IMPECCABILI ci hanno concesso di fare gite lunghe e a considerabili altitudini. La vetta più alta che abbiamo raggiunto è stata il Piz Boè che, con i suoi 3152 metri s.l.m., costituisce il cappello del gruppo del Sella. Ma la gita più bella per eccellenza è stata quella di martedì 21 agosto, quando abbiamo percorso il sentiero che porta al lago di Antermoia. Il cielo terso e la perfetta angolazione dei raggi solari hanno reso il paesaggio uno spettacolo incredibile e soprattutto I-M-P-E-R-D-I-B-I-L-E!

La giornata decisamente più divertente, invece, è stata quella successiva, quando siamo andati ad arrampicare in una falesia vicino a S. Nicolò. Durante la mattina e nel primo pomeriggio noi ragazzi ci siamo confrontati con gradi di difficoltà maggiori rispetto a quelli che avevamo provato a Figline e a Monsummano. Siamo riusciti addirittura (con un piccolo aiuto) a salire una via di grado 6A. Per incoraggiarci sono bastati applausi e risate, tipiche cose da ragazzi che amano divertirsi.

Ultima tappa della giornata doveva essere un bel bagno in un fiume che il temporale notturno ha reso impossibile, trasformando l’acqua in un turbine marrone e disordinato. Ma come potrete immaginarvi non ne abbiamo voluto sapere di rinunciare al piacere di un bel bagno in pieno agosto e soprattutto in un luogo totalmente diverso rispetto a quello in cui siamo soliti fare i “gavettoni”. Ebbene, ci siamo muniti di bottigliette e tanto “fegato” per schizzarci tutti con l’acqua gelida di una fontana vicino all’albergo. Fortunatamente faceva caldo perchè altrimenti ci saremmo ammalati tutti tanto era fredda l’acqua, considerando che addirittura qualcuno è finito dentro alla vasca. E il peggio era che in fondo c’era tanta di quella melma da farci sentire tutti scivolosi una volta usciti! Brrrrrrrrrrrrrrrr!!!! Melma a parte, chiunque stia leggendo questo articolo starà sicuramente morendo dall’invidia perché ci siamo divertiti davvero tantissimo, TROPPO. Dunque, cari accompagnatori, diamo la possibilità di divertirsi così tanto anche a chi quest’anno non c’era?? Lo rifacciamo???? Per favooooooooore!

Con affetto, i ragazzi dell’AG di Prato

alpinismo giovanile CAI Prato