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L’Unione Speleologica Pratese, nasce nel settembre 1983, dalla fusione dei due gruppi Pratesi operanti sul territorio da molti anni. Il Gruppo Speleologico Pratese e lo Speleo Club Prato, gruppo del CAI il primo, affiliato al Centro di Scienze Naturali il secondo. Tutti e due i gruppi operavano principalmente nella zona dei monti della Calvana sovrastanti la città. Il GSP svolgeva anche attività speleologica in Maremma, principalmente nel comune di Massa Marittima. Lo SCP invece, soprattutto in passato oltre che in Calvana, aveva anche partecipato ad esplorazioni assieme al GSF in Corchia.

Negli anni ’80 tutta l’attività dei due gruppi (in pratica degli elementi più attivi dei due) cominciò a svolgersi assieme e pertanto diventò inevitabile una fusione; fu grazie (e per alcuni “per colpa”) dell’insistenza di Mario Cecchi, e la disponibilità di Fiorenzo Gei che finalmente dopo non poche discussioni, nacque l’USP-CAI, che con i suoi numerosi soci (circa 50) è uno dei gruppi più numerosi presenti in Toscana.

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Lo “spostamento” di buona parte dell’interesse esplorativo dai monti della Calvana alle Apuane, farà si che negli anni seguenti vengano scoperte ed esplorate diverse cavità nelle Alpi Versiliesi: Topolinia che con i suoi quattro chilometri di sviluppo è stata per molto tempo la nostra maggiore scoperta, due piccoli abissi (l’Ossiba e il Mamapas) nella parte alta del canale degli Alberghi, sopra Massa. Il Ramo Chooby-doo in Corchia (misura XXS, ndr.) e Bukellen una grotta che si apre nel Retrocorchia e che collegandosi al grande complesso ne porta il numero di ingressi a tredici.

Non è mai stata dimenticata però la nostra “mamma” speleologica, la Calvana, due nuove grotte scoperte (Buca del Fiasco e Maledetti Toscani) e il laboratorio ipogeo di Forra Lucia (il secondo in Italia) che fra alti e bassi funziona dagli anni ’80.

Pure la Maremma e zone limitrofe per parte del gruppo è stato e continua ad essere “terreno di caccia”: la Chioma di Berenice nel Senese ne è un esempio.

Ma la scoperta forse più importante che ci ha proiettato nel giro dei “grandi”, è il Gigi-Squisio, abisso Carcaraico, collegato all’Abisso Piero Saragato in due diverse zone, vicinissimo all’Arbadrix e prossimo pure a Mani pulite, è divenuto, di fatto, il principale distributore di esplorazioni per buona parte del gruppo, dal 2000 ad oggi… e non finisce mai!

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